Nelle dispute religiose in oriente chi perdeva, nelle 3 prove (storica,documentaria,concreta), spontaneamente e con entusiasmo abbracciava l’altra scuola, riconosciuta superiore solo per quanto riguarda il percorso dii illuminazione personale.
Questo accadeva anche nelle scuole di arti marziali, riconoscendo con profondo rispetto lo sviluppo e la qualità raggiunta dall’avversario, come spesso detto: il valore del maestro si vede dal discepolo.
In occidente tutto si basa sulla dicotomia vero/falso (da dimostrare e difendere su pararametri più o meno condivisi e con metodi più o meno violenti); con questo avvallo si sono benedetti genocidi e orrori.
In Oriente tutto si basa sul riconoscimento comune dell’unione di eterno/permanente (ciò che è vero è eterno), stimolato dall’innato spirito di ricerca verso la condivisione della propria vita con quella più universale.
Nel Buddismo e in tutte le altre tradizioni orientali si parla di compassione e si crede che questa sia la vera natura originale dell’essere umano.
Oltre a ciò, si intende che la radice ultima delle propria sofferenze e problemi, sia una percezione errata della vità e più profondamente l’ignoranza della propria vera natura di Buddha..
La sfida/missione del proprio giro di giostra ( per dirlo alla Terzani) è riuscire a risvegliarsi a questa innata e originale natura compassionevole descritta in molti modi, a seconda della tradizione di riferimento. Buddha è colui che si risveglia alla propria buddità e questa provoca simultaneamente la manifestazione immediata di assoluta felicità , libertà , saggia e retta percezione della realtà.
Recitare Nam Myo Ho Renge Kyo è una meditazione diretta internamente alla propria vera natura.
Il desiderio materiale. ( lavoro, amore,salute..) è un espediente per innescare questa meditazione che, se fatta sinceramente, attiva retta percezione, saggezza innata, sincronicità, per fare pensieri e azioni corrette e manifestare il beneficio.
Alcune frasi che mi piacciono:
Il vero rivoluzionario è l’uomo felice
E’ molto più semplice mettersi le pantofole piuttosto che foderare il mondo di tappeti
Una pazienza infinita porta un risultato immediato
Per non dilungarmi troppo e concludere…
L’unica cartina di tornasole per valutare qualsiasi pensiero, proposta, esperienza, è la prova diretta dell’empowerment che questa riesce a sviluppare nell’individuo che la pratica.
Purtroppo , vedendo un po’ come vanno le cose globalmente , è innegabile constatare quanto i pensieri, proposte, religioni dominanti a tutt’oggi in questo abbiano fallito.
Molte persone cercano risposte già confenzionate, verità da seguire, omologazioni e comfort che, come sappiamo, le grandi aziende sfruttano a meraviglia.
La maggioranza di coloro che si scagliano su qualcosa ( religione, gruppo, pensiero culturale, politico, alimentazione,..) non fanno altro che proiettare i loro dubbi e il loro spirito di ricerca in modo depotenziante. Una vera occasione persa.
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Purtroppo , e con grande dispiacere, molte persone che ho incontrarto di nuovo dopo molti anni, spesso hanno solo cambiato bersaglio, si sentono liberi, originali , tuttologhi e esperti di qualsiasi cosa , agganciati ai pendoli più comuni ( per dirla con il transurfing), ma mai hanno aperto la porta del proprio silenzio e sono scesi un minuto ad ascoltare le proprie emozioni.
Ho incontrato ( non casualmente) il pensiero buddista promosso della Soka Gakkai dopo varie e interessanti esperienze di altro genere, buddiste, meditative, teosofiche, etc. etc.
Ho 57 anni, da 20 anni ho la fortuna di condividere con altre persone un’esperienza basata sulla creazione di valore nella propria vita e nella società e mai ho assistito a cose spiacevoli che spesso girano in rete, molto spesso da persone deluse che si aspettano qualcosa di diverso da una profonda rivoluzione personale.
I centri culturali e gli incontri locali sono aperti a tutti ed è sempre un piacere condividere momenti di vero umanesimo al di la di razza, religione, pensiero di chi partecipa.
Un caro saluto
Emanuele
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