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Channel: Commenti a: Cos’è la Soka Gakkai e perché ha successo
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Di: Mario Di Palma

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Ho passato piú un’ora leggendo tutti i post e posso assicurarvi che il dibattito é stato molto avvincente e passionale, sicuramente ci vedo del positivo nel confronto, basta che non ci si cada nella presunzione e nella difesa del proprio piccolo ego.

Per la mia personale esperienza, posso dire che sono stato 5 anni nella soka gakkai dal 2000 al 2005 ricevendone anche il Gohonzon, dopodiché ho cominciato a sentire la voglia e la necessitá di approfondire altre scuole buddhiste tanto che dopo averla abbandonata, con gli anni ho poi praticato buddhismo tantrico ngalso con lama Ganchen e lama Michel e successivamente ho praticato zen e vipassana, a parte aver partecipato in India ai 10 giorni di discorsi di primavera del Dalai Lama a Dharamsala in India e ho letto e studiato vari sutra a parte quello del Loto, fra tutti il sutra del Cuore e il sutra del diamante, tutte queste pratiche ed insegnamenti hanno arricchito la mia pratica buddista che effettivamente nella Gakkai era un po limitata ai soli scritti ed incoraggiamenti del Presidente Daisaku Ikeda e lettura dei gosho di Nichiren, il quale é stato un prete riformatore che anche nella sua epoca ha vissuto conflitti con altre scuole buddiste giapponesi quali la zen e la nembutsu su tutte, ma parliamo del medioevo e dell’epoca dei samurai… detto questo nam myoho renge kyo o namu myoho renge kyo (come recitano nella scuola nichiren shu) sento che é il mantra che mi smuove di piú ed effettivamente il piú efficace e potente per la mia vita, infatti dopo anni nei quali ho bevuto e assaporato altre pratiche, ho potuto constatare per la mia esperienza personale e diretta, e non teorica, che nam myoho renge kyo é il mantra che sento piú efficace per la mia vita quotidiana nella mia attuale esperienza umana; ció nonostante non sento il bisogno di affiliarmi a una scuola o organizzazione per difenderne il suo valore e potenziale, ed il fatto che lo pratichi costantemente non é ne motivo di orgoglio ne di supremazia ma solo quello che sento piú consono e che si sposa con il mio spirito e punto. Altrettanto potenti e beneficiose possono essere altre pratiche o mantra come om mani padme hum o gate gate parasamgate bodhi soha o muni muni shakyamuni soha o altri centinaia che esistono tanto nella sfera buddista che induista; ma altrettanto efficaci sono le pratiche silenziose di zazen nel zen o la vipassana (che ho integrato nella mia pratica diaria meditativa dopo aver cantato o recitato nam myoho renge kyo) un’esperienza davvero profonda soprattutto se si “resiste” a stare 10 giorni soli ed in silenzio con se stessi circondati d’ altre persone che vivono nella loro interioritá un’esperienza unica. Secondo il mio parere, bisogna uscire dalla diatriba soka gakkai versus altre scuole buddiste o viceversa, credo nella buona fede di tutti coloro che si avvicinano a qualunque delle pratiche menzionate sopra, sicuramente spinte dalla curiositá o dalla voglia di conoscenza e di crescita personale attraverso l’esperienza diretta.

Per quanto mi riguarda, posso dire che tutte sono ottime pratiche e che ognuno sceglie quella che piú gli si confá in un dato momento della vita, senza giudizio né pregiudizio, il Buddha Shakyamuni parlava spesso di equanimitá e di via di mezzo, non di assolutismi ed estremismi, sarebbe come catalogare o classificare tutti coloro che mangiano in un ristorante cinese come cattive persone di poca sensibilitá pensando a tutto ció che i cinesi hanno inflitto o infliggono al tibet e i tibetani, che c’entra il povero ristoratore cinese con tutto questo? o che noi italiani perché abbiamo avuto il fascismo allora abbiamo nel nostro Dna i semi del razzismo e quindi dovremmo essere tutti filo-fascisti…non ha senso… quindi dibattere su cosa é meglio o peggio credo che limita il nostro spazio mentale, cosí come offendere chi pratica o fa un’esperienza diversa dalla propria.

Nella Gakkai ho conosciuto persone bellissime di cui ancora ne sono amico cosí come in altre pratiche di altre scuole buddiste, non mi sono mai sentito ossessionato dai praticanti su cosa fosse giusto o meno, credo che al di fuori, come giustamente dice Alessandro, ci siano ingiuste accuse verso questa organizzazione la quale é molto operativa nel sociale in vari ambiti come organizzatrice di manifestazioni per il dialogo tra popoli e altre religioni, mostre itineranti per la pace nel mondo e azioni dirette nelle scuole per una educazione di valore e nella vita quotidiana, ricordiamoci che il suo fondatore Makiguchi era un educatore, quindi in commenti che ho letto sopra, questa “setta” non é certo nata per ceti medio-alti, tutto il contrario, é nata proprio dall’esigenza di creare valore partendo dalla base….cosa che non ho visto in altre tradizioni buddiste che si decantano tanto compassionevoli…la mia uscita dall’organizzazione era solo perché volevo ampliare la mia visione verso altre realtá buddiste e non per tutte quelle sciocchezze che si raccontano sulla soka gakkai….

quello che conta é sentirsi Umani al di lá del credo o pratica, esistono tanti fiori bellissimi…rose, tulipani, margherite, gigli e quant’altri e ognuno ha la sua speciale essenza e bellezza…lo stesso siamo gli umani, dovremmo darci piú abbracci e ascoltarci di piú e ricordarci che tutti stiamo viaggiando nella stessa direzione, quella della consapevolezza, é come decidere di andare da milano a napoli, cé chi sceglie andandoci in macchina, chi in treno,chi in aereo, chi in moto, chi a cavallo o chi a piedi, poco importante il mezzo come ci si arrivi, l’importante che se l’obiettivo é comune ognuno si senta libero di scegliere il mezzo piú idoneo alla sua personalitá ed esperienza di vita.

Detto questo, auguro di tutto cuore a tutti voi tanto amore da poter condividere con ogni essere si presenti lungo il cammino, tutti abbiamo da insegnare ed imparare allo stesso tempo, da chiunque, tutti siamo maestri e studenti, in tutto ció che ci succede sempre c’é un insegnamento per crescere e per migliorarci.


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